CREMA PASTICCERA LIGHT col BIMBY
dose per farcire una crostata del diametro di 22 cm circa
la scorza di un limone bio
25 gr di zucchero semolato
30 gr di amido di mais
260 gr di latte
un tuorlo d'uovo
- Per prima cosa, tagliare la scorza del limone, sottilissima, evitando le parti bianche che renderebbero amara la crema.
- Mettere la scorza di limone nel boccale e frullare: 10 secondi a Velocità Turbo.
- Aggiungere lo zucchero e frullare ancora: 10 secondi a Velocità Turbo.
- Aggiungere il resto degli ingredienti e cuocere: 10 minuti a 90° Velocità 4.
Ode al limone (Paulo Neruda)
Da quelle zagare
disfatte
dal lume della luna,
da quell'effluvio di un amore esasperato,
affondato in fragranza,
uscì
dall'albero il giallo,
dal loro planetario
scesero a terra i limoni.
Tenera mercanzia!
Si gremirono rive,
mercati,
di luce, d'oro
silvestre,
e aprimmo
le due metà
del miracolo,
acido congelato
che stillava
dagli emisferi
di una stella,
e il liquore più profondo
della natura,
intrasferibile, vivo,
irriducibile,
nacque dalla freschezza
del limone,
dalla sua casa fragrante,
dalla sua agra, segreta simmetria.
Nel limone divisero
i coltelli
una piccola
cattedrale,
l'abside nascosta
aprì alla luce le acide vetrate
e in gocce
scivolarono i topazi,
gli altari,
la fresca architettura.
Così, quando la tua mano
strizza l'emisfero
del tagliato
limone sul tuo piatto,
un universo d'oro
tu spargi,
un giallo calice
di miracoli,
uno dei capezzoli odorosi
del petto della terra,
raggio di luce convertito in frutto,
il minuscolo fuoco di un pianeta.
disfatte
dal lume della luna,
da quell'effluvio di un amore esasperato,
affondato in fragranza,
uscì
dall'albero il giallo,
dal loro planetario
scesero a terra i limoni.
Tenera mercanzia!
Si gremirono rive,
mercati,
di luce, d'oro
silvestre,
e aprimmo
le due metà
del miracolo,
acido congelato
che stillava
dagli emisferi
di una stella,
e il liquore più profondo
della natura,
intrasferibile, vivo,
irriducibile,
nacque dalla freschezza
del limone,
dalla sua casa fragrante,
dalla sua agra, segreta simmetria.
Nel limone divisero
i coltelli
una piccola
cattedrale,
l'abside nascosta
aprì alla luce le acide vetrate
e in gocce
scivolarono i topazi,
gli altari,
la fresca architettura.
Così, quando la tua mano
strizza l'emisfero
del tagliato
limone sul tuo piatto,
un universo d'oro
tu spargi,
un giallo calice
di miracoli,
uno dei capezzoli odorosi
del petto della terra,
raggio di luce convertito in frutto,
il minuscolo fuoco di un pianeta.
Un forte abbraccio,
Cinzia
Ma che meraviglia Cinzia, pare di sentire profumo di limone!!!!
RispondiEliminaLa proverò molto presto.
Bacetti Susanna
Mai fatta una pasticcera più leggera e proprio d'estate la preparo spesso per le crostate con la frutta.
RispondiEliminaLA segno. BAcioni.
una bella versione di crema pasticcera
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