L'estate.. stagione di vacanze, di nuovi incontri, di picnic all'aperto, di feste e di condivisone dei momenti trascorsi insieme ad amici e familiari. Da Twitter a Facebook, non siamo mai soli anche quando in realtà lo siamo. Il blog poi è il diario in rete per eccellenza, e proprio come un diario cartaceo contiene i nostri pensieri, i nostri ricordi, le nostre emozioni e le nostre opinioni. Oggi non vi scrivo una ricetta di cucina, ma un pensiero legato ad una persona cara.
Qualche giorno fa abbiamo festeggiato il compleanno di una signora del paese che ha compiuto ben 94 anni! Portati benissimo direi. Nella sua vita ne ha passate davvero tante. Un'infanzia passata tra le montagne, sulle cime più alte, incurante dei pericoli (frane, e tante vipere..). A piedi scalzi a falciare l'erba per le mucche e le capre.
Tante sorelle a cui badare, poi il matrimonio e dopo poco tempo, tre figli da accudire. Il trasferimento al paese e dopo pochi anni, una casa nuova spazzata via dall'alluvione e tante persone morte annegate nell'acqua e nel fango. La forza della natura non perdona.. Il fuoco lo si ferma, ma l'acqua no.. e chi ha provato questa tragica esperienza lo sa bene. Senza casa e con tre figli da crescere, resta vedova proprio nel momento peggiore. Ma questa donna non si perde d'animo e continua a lavorare e a sorridere, senza mai perdere la fede, affrontando i giorni che seguono. Un cugino le lascia due piccole stanze in paese e quelle diventano la sua nuova casa. Dopo qualche anno ce la fa e il suo sogno si realizza: una nuova casa per lei e i suoi figli, che crescono tra quelle montagne che tanto ama. Giocano i ragazzi, crescono, ridono, scherzano e con poco vivono sereni e felici. Poche comodità ma più valori, ci si aiuta a vicenda, parenti o no. Procede serenamente la vita della donna, fino al giorno del compleanno del terzo figlio, diventato manovale nel paese a valle, era prossimo al matrimonio, ma il destino purtroppo fu crudele, perché proprio nel giorno del suo ventesimo compleanno, trovò la morte cadendo da un tetto. La donna, distrutta dal dolore, ritrova solo grazie alla fede e ai figli rimasti la forza di vivere. Resta l'amaro nel suo cuore, ma ricomincia a vivere, pregando sempre, con la convinzione che i suoi morti dall'altra parte l' aiutino a superare le avversità di questa strana vita fatta di tante risate in gioventù e tante lacrime poi. Da poco tempo questa donna ha perso anche sua figlia, mia splendida amica, per un male incurabile... Non ha perso la fede nonostante tutto. Io non so se avrei trovato la sua stessa forza .. Il destino è stato crudele con lei e i suoi cari, ma lei non ha mai mollato e non lo fa nemmeno ora. E' lucidissima, cucina per il suo amato parroco che per lei è come un figlio, per il figlio rimasto, per i nipoti. E' bello sentirla raccontare la sua vita, con lei c'è una parte di storia di questo piccolo paese ai piedi del Monte Rosa. Questa donna non ha mai visto il mare, non ha mai lasciato le sue montagne e spesso per "rigenerarsi" vuole andare su quelle cime che un tempo erano la sua casa.. "Il sangue corre più velocemente in alto e mi sento meglio".., così dice e così racconta a chi spesso va a trovarla. Non è mai sola, qui in montagna i rapporti umani sono più "umani", probabilmente perché ci si conosce tutti.
Oggi abbiamo tutti i mezzi di informazione a disposizione, vogliamo conoscere e tenerci in contatto con l'altra parte del mondo quando probabilmente non conosciamo nemmeno chi abita nella porta accanto nel nostro palazzo.. Mi chiedo quale sia veramente il progresso?. Se l'averlo vuol dire avere rinunciato a rapporti più veri, l'aver dimenticato quanto poco costa un sorriso, che resta davvero un gran regalo per chi lo riceve e non costa nulla a chi lo porge.. Ci dimentichiamo di guardare ed apprezzare le stagioni, di seguirle in ogni loro cambiamento, di apprezzare ogni piccola gioia nella vita perché col tempo anche le cose piccole si rivelano grandi... Forse un tempo, nemmeno molto lontano, con poco si era più felici rispetto ad oggi in cui abbiamo tutto a livello tecnologico e non solo, ma molto poco in realtà a livello umano...
Cinzia...parole sacrosante! Che grande donna questa vecchiettina e ne ho conosciute anche io di persone come lei. Esempi rari ma davvero da tenere a modello e da ricordare ogniqualvolta ci perdiamo appresso alle cose futili e banali che ci angosciano.
RispondiEliminaMi spiace per la perdita della tua cara amica, figlia di questa donna eccezionale.
Ti mando un abbraccio.
Ciao Susanna
PS: grazie per aver ricambiato la visita al mio blog!
EliminaA presto.
Susanna
Grazie Susanna, per le tue parole è un piacere leggerti sempre. Un abbraccio
EliminaE' proprio vero cara Cinzia donne così non ce ne sono proprio più...ora ci lamentiamo di tutto e continuamente...ci mettiamo in mostra perchè l'apparire vuol dire...ecco ci sono, sono qui.
RispondiEliminaIn realtà svuotiamo la vita del suo vero significato...
Un'ultima cosa... i tuoi gerani...mi fanno schiattare dall'invidia!!!
Ti mando un forte abbraccio Faby
Già è proprio vero.. Un abbraccio forte cara Faby.. Sei sempre un tesoro ;-)
EliminaGrazie per il tuo pasaggio da me e per il tuo commento...condivido le tue passioni tranne quella della cucina :).
RispondiEliminaDebora
Grazie comunque per essere passata Debora, un saluto;-)
EliminaCondivido in pieno questo pensiero ... bisogna però ricordarlo spesso al pubblico perchè se lo dimentica subito. Buona giornata. Marilena
RispondiEliminaGrazie Marilena!! Un caro saluto
EliminaIl fascino del racconto di quei tempi "lontani" seppur cusì vivi nella loro memoria.
RispondiEliminaConcordo appieno con te,non ci si premura di chi ci abita accanto ma professiamo grandi verità in pubblico(rete virtuale). Affannati da futili priorità abbiamo scordato quanto possa esser piacevole e importante respirare a pieni polmoni e godere della compagnia delle persone come questa nonnina.
Apprezzo che tu riesca a mettere amore ascoltando e riportandoci i suoi racconti,come fai con tutte le tue altre passioni(lettura,cucina,decoupage,restauro,scrittura,punto croce,il tuo orto,i tuoi fiori ecc..).
Ti stimo e ammiro!
Un caro abbraccio!
Grazie amica per le tue belle parole.. Un bacione
EliminaBravissima cuginetta, questo racconto arriva al cuore!
RispondiEliminaGrazie cuginetta;-)!!
Eliminaque lindo blog!!!!! muchas recetas interesantes!si me permites te sigo.
RispondiEliminaveramente un post che fa riflettere, grazie per queste parole!
RispondiEliminaBaci a presto!
Grazie a te per averlo letto, un abbraccio
EliminaCiao Cinzia, grazie per la tua visita al mio blog. Nel tuo ho trovato tante cose molto buone...A presto!
RispondiEliminaMa grazie Elena! Spero di rileggerti;-) un abbraccio
EliminaChe storia commuovente, e che belle parole! Hai proprio ragione Cinzia! A presto
RispondiEliminaAnto
Grazie Anto!! Un abbraccio
EliminaCinzia, parole verissime... oggi abbiamo tutto, eppure a volte sembra di non avere niente, perchè siamo così presi e "triturati" dai ritmi quotidiani che non ci permettono di apprezzare davvero il tempo a nostra disposizione: ne resta sempre troppo poco per godersi le cose davvero importanti della vita e anche i rapporti umani ne risentono... concordo su tutta la linea!
RispondiEliminaGrazie d essere passata Silvia, un abbraccio
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