Passa ai contenuti principali

Cucina valdostana: Alpenballu di Gressoney (Palline d'alpeggio)




Eccoci arrivati ad un nuovo appuntamento con la cucina valdostana a meno tanto cara. 
La ricetta che vi propongo è molto antica ed  era d'uso nel periodo estivo, negli alpeggi. Prima di andare al pascolo si preparava una polenta molto densa, poi con questa si preparavano delle palline, si faceva un buco al centro e si metteva un pezzo di buon burro e un pezzo di toma di Gressoney, poi si richiudeva e si mettevano in una padella, solitamente di rame, ben unta con il burro, si metteva un coperchio e la si metteva così pronta, nella brace del camino. Al ritorno dal pascolo, il pranzo era pronto. 
Le "Alpenballu di Gressoney", ovvero "palline d'alpeggio"sono tipiche della valle di Gressoney appunto, e dei paesi ai piedi del Monte Rosa. 
Una piccola parentesi sulla Toma di Gressoney, formaggio che viene lavorato e prodotto, direttamente negli alpeggi della valle del Lys, prodotta con latte vaccino scremato. Ha una crosta un pochino polverosa ed ha un sapore deciso ma non forte, molto particolare. Vi consiglio di provarlo se fate un giretto in Valle. 


Per la polenta densa:
400 gr di farina di mais 
1 litro e mezzo d'acqua
sale grosso (salate come salare l'acqua della pasta)

Per farcire le palline d'alpeggio:
un pezzo di toma di Gressoney
buon burro 



Mettete in una pentola, l'acqua e portate a bollore.

 Salate e poi gettate a pioggia la farina, mescolando con un cucchiaio in legno (il modon, in Valle) e fate cuocere per una quarantina di minuti, rimestando spesso. Una volta cotta, versate su di un asse di legno, oppure in un piatto. La consistenza deve essere piuttosto solida, un tempo la polenta si affettava con lo spago.

 Per preparare le palline, bagnatevi le mani in acqua fredda, prendete poi un poco di polenta e formate delle palline (le mie non sono piccole ma ho abbondato con il ripieno), praticate un foro al centro e mettete un pezzetto di burro e un pezzetto di toma, poi chiude il foro e adagiate le palline in una padella possibilmente antiaderente (io ho usato la pentola di rame come vuole la tradizione, ma mi si sono attaccate un pò sul fondo) ben unta con il burro.

 Non avendo la brace del camino, io ho fatto cuocere lentamente a fuoco molto basso per 20-30 minuti, spegnete e servite caldo. 

  • Il piatto, qui considerato estivo, non dappertutto è indicato per l'estate, ma vi assicuro che è molto buono se amate la polenta e il buon formaggio!





Un abbraccio,
Cinzia  









Commenti

  1. Io sono una delle poche fortunate ad aver assaporato e apprezzato il toma di cui parli con meritata fierezza! Un ottimo formaggio. E mi sembra quasi quasi di sentire il gusto di queste meravigliose palline di polenta farcite... mmmhhh!! Buona vacanza Cinzia!!!

    RispondiElimina
  2. Cnzia... farà caldo... ma queste biglie di polenta ripiene me le mangerei proprio di gusto!
    Ciao, Sara

    RispondiElimina
  3. Ciao Cinzia! ^_^
    Oh mamma, che bontà!!!...
    Io adoro il formaggio e sinceramente il toma di Gressoney mi manca proprio!!!
    Mai assaggiato ahimè!!!...
    Verrebbe voglia di venire in volata in valle per gustarsi le tue prelibatezze!!!
    Un Buon week end carissima!
    Baci,
    Vale ;)

    RispondiElimina
  4. ho assaggiato questo piatto qualche anno fa in alpeggio nella tua splendida regione e le ho adorate

    RispondiElimina
  5. mi appunto la ricetta per l'inverno, adoro formaggio e polenta ma con il caldo che fa a Salerno non posso proporla ora!
    buona estate!

    RispondiElimina
  6. anche qui questa ricetta è più adatta all'inverno, oppure ad una giornata estiva in alta montagna. Bella idea!!!

    RispondiElimina
  7. cinziaaa! che ricordi con quella meravigliosa Toma!! mi mancaaaa!! che buono!

    RispondiElimina
  8. Cara Cinzia, la polenta, questa poi dalla grana ruvida e non semolata, mi piace in ogni "salsa", deve essere davvero molto buona e gustosa questa versione, la proverò ai primi frescolini.
    Un saluto Susanna

    RispondiElimina
  9. Ciao Cinzia, che buone queste belle pallette di polenta con la toma dentro. La conosco la toma di Gressoney, anche se sono tanti anni ormai che non la mangio sul posto e ho un poi' di nostalgia, devo proprio confessarlo. Bacio, a domani

    RispondiElimina
  10. Ciaoooo...adooooooro il formaggio questo mi fa venire l'acquolina in bocca a vederlo dalle foto...deliziose le palline!!!Da provare anche questa...ma aimè mi sa che la tua toma qua non la trovo...sigh sigh!!!

    RispondiElimina
  11. Tesoroooooo mi hai fatto venire una fame ma una fame che non ti dico...e come al solito foto stupende!!!

    RispondiElimina
  12. Quando la trovo nelle bancarelle di Natale e Pasqua compro sempre la Toma piemontese, che ho imparato ad amare! Purtroppo non la trovo più nei supermercati!!!
    Ottimo il piatto, una splendida idea anche per prepararlo prima e mangiare qualcosa di gustoso accompagnandolo con un piatto di carne...
    Buona domenica!!

    RispondiElimina
  13. Che spettacolo cara Cinzia, sai che questa ricetta non la conoscevo? la polenta la adoro davvero!!! e le vostre tome sono una delizia per il palato!

    RispondiElimina
  14. Non conoscevo questa specie di polpette di polenta cpon cuore di toma.. ma credo siano proprio buone.. belle gustose.. mi piacerebbero!!!! baci e buon domenica :-)

    RispondiElimina
  15. Buone queste palline ripiene, sembrano bon bon..e poi con l'interno che fila... me lo vedo proprio!!! Bravissima, ottima ricetta e foto strepitose...quella padella in rame e il set valdostano..una meraviglia!

    RispondiElimina
  16. delle gustosissime palline d'alpeggio :-))

    RispondiElimina
  17. Che bella ricetta Cinzia!!! Non la conoscevo, però mi stuzzica! :D
    Complimenti come sempre!

    RispondiElimina
  18. queste palline di polenta sono degli scrigni che racchiudono sapori e profumi della tua bella regione!
    davvero sfiziosa la tua ricetta!
    bacioni e buone vacanze

    RispondiElimina
  19. Cinziaaaa ma anche se di solito io non mangio la polenta un piattone così lo vorrei davvero!!
    sembrano deliziose *__*
    ottima ricetta davvero!
    un bacione grandeee

    RispondiElimina
  20. ma che bel piattino che vedo qui, complimenti, molto invitante, un bacio

    RispondiElimina
  21. Riesco solo adesso a passare a curiosare nella nostra rubrica regionale... con le ferie e i mille impegni lavorativi immediatamente prima e dopo le ferie è stato un vero manicomio. Mi dispiace molto non essere riuscita a partecipare a questo appuntamento.
    E che bella ricettina si prepara dalle vostre parti... Da noi la polenta la si associa a piatti tipicamente invernali, ma devo dire che ci sta benissimo anche sulle tavole estive. Sembrano dei perfetti gnocchi di polenta.
    Buone vacanze!

    RispondiElimina

Posta un commento

Grazie d'essere arrivato fin qui. Mi farebbe piacere mi lasciassi un commento, una traccia del tuo passaggio, che sia esso complimento o critica..

Post popolari in questo blog

Liquore al pino cembro o cirmolo

Eccomi con una ricetta valdostana forse meno conosciuta del genepy , che trovate qui , ma altrettanto apprezzata: il liquore al pino cembro.  Il pino cembro o cirmolo (pinus cembra) è un albero sempreverde che vive sulle Alpi, originario dell'Europa centrale e diffuso in parecchie zone della Valle d'Aosta, dell'Alto Adige e nelle valli cuneesi e torinesi. E' una specie longeva e può raggiungere i 25-30 metri di altezza, anche se solitamente non supera i 15 metri.

Straccetti di pollo al forno

Cinzia ai fornelli / STRACCETTI DI POLLO AL FORNO  Eccomi con una ricetta sfiziosa e sempre apprezzata da grandi e piccini... Soprattutto i bambini adorano questi straccetti di pollo o tacchino a piacere, semplicemente aromatizzati con pane grattato, formaggio grana, origano e altre erbe aromatiche se volete, il tutto ben amalgamato per un impanatura sfiziosa e resa leggera dalla cottura in forno. La carne resterà croccante fuori e morbidissima dentro. Una vera delizia da preparare per pranzo o per cena, una ricetta facile e veloce.  Straccetti di pollo al forno: per 4-5 persone un petto di pollo a fette, poi tagliato a strisce sottili 3 cucchiai di pane grattato 3 cucchiai di grana grattugiato sale  origano secco o fresco tritato(e altre aromatiche a piacere se vi piacciono come rosmarino, salvia, timo fresche o secche, finemente tritate) 1-2 uova leggermente sbattute  un goccio d'olio di oliva (3 cucchiai circa)  Straccetti di pollo o tacchino al f

Detersivo lavastoviglie col Bimby

Eccomi tornare dopo parecchi giorni di latitanza e decisamente con una ricetta insolita ma utile e soprattutto molto economica. Salva spesa se vogliamo e di questi tempi non è affatto male. Economia a parte, direi che è una buona soluzione anche a livello ambientale. Ho testato il detersivo lavastoviglie homemade per qualche giorno prima di proporvi la ricetta, perché volevo vedere come funzionava e vi assicuro che lava bene. L'ho provato sia con lavaggio normale che con il lavaggio intensivo, non l'ho provato con il lavaggio eco, semplicemente perché con questo detersivo lavastoviglie preparato col Bimby/Thermomix è consigliato l'uso di acqua molto calda. Ho trovato questa ricetta nei miei vecchi appunti di cucina, quando avevo comprato il Bimby TM31, ricordo che la signora che si occupò della vendita mi passò parecchie ricette che non facevano riferimento ad alcun libro.