Eccoci con un'altra tappa della rubrica regionale "CIBO E REGIONI" che vi accompagnerà con piatti tradizionali di ogni regione d'Italia, ogni 15 giorni, sempre il lunedì dalle ore 9,00. Qui sotto trovate l'elenco delle ricette e dei blog che hanno aderito a questa iniziativa.
PIEMONTE: "Cognà, mostarda d'uva di La Casa di Artù
LIGURIA: "Taggiaen a-o Rossese co-o tocco de carne e poisci di Un arbanella di basilico
LOMBARDIA: "I suc" di L'Angolo Cottura di Babi
TRENTINO ALTO-ADIGE: "Strudel d'uva e Marzapane profumato al moscato" di A Fiamma Dolce
VENETO: "Fegato alla veneta con uvetta" di Semplicemente Buono
FRIULI-VENEZIA GIULIA: "Gran Pampel" di Nuvole di Farina
EMILIA ROMAGNA: "Focaccia con l'uva" di Zibaldone Culinario
TOSCANA: "Panello all'uva" di Non Solo Piccante
MARCHE: "Pane col mosto" di La Creatività e i suoi Colori
UMBRIA: "Mostaccioli e mosto cotto" di 2 Amiche in Cucina
LAZIO: "Pollo di..vino con olive e frascati" di Chez Entity
ABRUZZO: "Ciambelline al vino" di In Cucina da Eva
MOLISE: "Uva sotto spirito" di La Cucina di Mamma Loredana
CAMPANIA: di Le Ricette di Tina
BASILICATA: "Nodini al vino bianco" di Pasticciando con Magica Nanà
PUGLIA: "U Mmìire..fatt in casa" di Breakfast di Donaflor
CALABRIA: "La mostarda" di Rosa ed Io
SICILIA: "A'mustata" di Cucina che ti Passa
SARDEGNA: "Pane di sapa con impasto lievitato" di Vickyart Arte in Cucina
Il nostro viaggio tra i sapori regionali oggi ci porta tra UVA e VINO.
Le origini della viticoltura in Valle si perdono nella notte dei tempi.. Il clima secco, piuttosto caldo e protetto è l' ideale per la coltivazione della vite. I "vignerons" (viticoltori) sono una chiara testimonianza del lavoro e della determinazione che fa rendere la vite anche tra i sassi. Tra forti, ponti leggendari e sapori eccellenti, troviamo i vigneti a pergola, situati nella parte più bassa della regione, dove il clima mite è favorevole anche alla fioritura delle mimose, degli ulivi e dei fichi d'india. Grazie a questo clima questa parte della Valle d'Aosta prende il soprannome di "Riviera delle Alpi". In bassa Valle predominano i vini rossi, tra cui il Neyret, Vien de Nus, i vini di Donnas e Arnad-Montjovet. In centro Valle i vini di Chambave e Nus, con il famoso Petit Rouge e infine restano i vini bianchi rappresentati dal Muscat di Chambave e dal Malvoisisie di Nus. Nella parte alta della Valle, è famoso invece il Blanc di Morgex e di La Salle. Questi i più famosi, ma ve ne sono molti altri tra i prestigiosi vini valdostani che sono a "Denominazione di origine controllata Valle d'Aosta" (DOC VALLE D'AOSTA). Molto rinomata è "La route des vins", un percorso che permette di scoprire la ricchezza del territorio e i suoi eroici viticoltori.
Se volete fare un tour in Valle alla scoperta dei vini valdostani, o semplicemente desiderate maggiori informazioni, ecco il sito:
http://www.routedesvinsvda.it/
La ricetta che vi propongo oggi è di origine Walser, ovvero di quelle popolazioni vallesane che tra il X e il XIII secolo abbandonarono la loro patria, il Vallese, per creare nuovi insediamenti in un area che si estese dalla Savoia francese al Vorarlberg austriaco. In Valle d'Aosta la comunità montana Walser associa i comuni di Issime, Gaby, Gressoney S. Jean e Gressoney La Trinité, paesi ai piedi del Monte Rosa.
Ingredienti per crema pasticcera:
mezzo litro di latte intero
4 tuorli d'uovo
1 stecca di cannella
150 gr di zucchero
100 gr di farina 00
Portare ad ebollizione il latte con la stecca di cannella.
Nel mentre, in una casseruola di acciaio, montate i tuorli d'uovo con lo zucchero, fino ad ottenere una massa cremosa.
Aggiungete la farina, poco alla volta, amalgamando bene senza formare grumi, infine aggiungete il latte caldo e mescolate bene (togliendo la stecca di cannella) rendendo il composto omogeneo.
A questo punto fate ancora cuocere a fuoco dolce per 5-6 minuti, girando con una frusta per evitare che la crema attacchi sul fondo.
Togliete dal fuoco e rovesciate la crema in una ciotola lasciandola raffreddare.
In ultimo, preparate un normale vin brulé ben speziato e dolce.
Ingredienti per vin brulé:
un quarto di buon vino rosso corposo che sia almeno 12°di gradazione (ho usato Vino -Torrette- Cave des onze communes)
80 gr di zucchero semolato
2 chiodi di garofano
un cucchiaino di cannella
la scorza di mezzo limone non trattato
la scorza di mezza arancia non trattata
Tagliate la scorza del limone e dell'arancia, facendo attenzione a non tagliare la parte bianca che renderebbe amaro il brulé.
Versate il vino in una pentola, piuttosto capiente, quindi unite lo zucchero, le spezie e le scorze di limone e arancio e fate scaldare a fuoco medio, sempre mescolando così che lo zucchero si sciolga.
Quando sarà completamente sciolto e il liquido ben caldo sarà pronto.
A questo punto, versate la crema pasticcera in coppe o coppette, poi unite un pochino di vin brulè.
Potete guarnire con la stecca di cannella, anice stellato, oppure con scorze d'arancio glassato.
La ricetta originale suggerisce di utilizzare una dose di vino sufficiente a rendere il composto color glicine, ma naturalmente potete variare a vostro gusto. Nella foto sopra, la quantità di brulè è ridotta mentre nella foto qui sotto, la crema è color glicine.
A voi la scelta..
"Un buon vino è
la migliore compagnia"
-WILLIAM SHAKESPEARE-
Ci regali sempre un pizzico di storia, di tradizione e splendide immagini. Il tutto per una ricetta da tenere ben stretta nella propria rubrica! Un abbraccio Cinzia! E complimenti!!
RispondiEliminaGrazie Elly!! è sempre un piacere leggerti e ti ringrazio per ciò che mi scrivi:-) un abbraccio
EliminaChe spettacolo!!!!!!Io aspetto solo di poter visitare meglio la tua splendida regione!!!Quando mi parli di vin brulée...mi apri il mondo della felicità!!!(Qui da noi è un must dei mercatini di natale:-)) Grazie per questa splendida ricetta!!!UN ABBRACCIO!!!
RispondiEliminaTi capisco Yrma!! io adoro venire ai mercatini, ogni anno veniamo sempre a zonzo tra Trentino, Austria e Germania:-).. già quel profumo intenso di brulè che si diffonde nell'aria è sublime:-)! un abbraccio e grazie :-)
EliminaChe meraviglia questa coppa
RispondiEliminae grazie mille della ricetta del vin brulè...lo voglio proprio assaggiare!!!!!
Un bacione cinzia
Buona settimana
Grazie Renata:-) provalo e fammi sapere:-) sono certa ti piacerà:-)
EliminaDolce amica mia.. queste foto sono qualcosa di stupendo, per non parlare di questa crema!! Un incontro di sapori davvero incredibile.. dal profumo di storia e di tradizione! Complimenti stella.. e grazie come sempre di ciò che racconti.. mi riempi di gioia! :D Un bacione grande e un lunedì splendido!
RispondiEliminaGrazie Ely!! condivido il tuo amore per la storia, ma non sono brava come te e così mi diletto solo nella presentazione dei piatti e mi piace molto sai:-)... Sei un angelo tesoro, auguro una splendida giornata anche a te:-) un abbraccio
EliminaMa che meraviglia!!! non sapevo tutte queste cose sulla tua regione, l'ho sempre vista come un posto incantato a dire il vero ma non sapevo tutte queste cose.
RispondiEliminaBravissima sia per il post che per le ricette!
Non saprei quale scegliere quindi nel dubbio me le pappo entrambe!
bacioni
Grazie!! in effetti i paesi di montagna sembrano sempre avere quel che di magico e incantato.. Se vorrai venire un giorno, sarò felice di farti da guida:-) un abbraccio e grazie ancora..
EliminaRicetta meravigliosa e originale...e poi foto bellissime...brava dolce Cinzia un abbraccio e buona settimana Faby
RispondiEliminaGrazie Faby!! smepre meravigliosa con me:-).. un bacio grande
EliminaLe ricette della tua regione sono davvero fantastiche, è un peccato che tua sia con noi da così poco tempo! bellissime foto con un colore davvero splendido!
RispondiEliminaComplimenti e buona settimana.
Elisa e Laura
P.S. fatstica la frase di SHAKESPEARE!
Spero avrò modo di recuperare nel tempo il tempo perduto:-) Grazie infinite a voi:-) siete davvero carinissime! un forte abbraccio
Eliminaha un aspetto molto invitante, fa venire una voglia.....mai stata in Valle d'Aosta, leggendo i tuoi post mi vien voglia di partire, un bacio
RispondiEliminaGrazie mille:-)... è un piacere condividere con voi queste ricette:-) un abbraccio
EliminaL'appetito vine guardando. Che bel giro d'Italia mi sono fatto.
RispondiEliminaGrazie !!!
Bisous et bonne journée.
Pierrot
Grazie e complimenti ancora per il tuo bellissimo post e melodia:-) buona giornata anche a te:-) un abbraccio
EliminaMamma mia che aspetto paradisiaco!!!! Mi ci tufferei in quella coppa! E poi quel colore è fantastico!
RispondiEliminaComplimenti carissima.
Grazie Ilaria!!! un abbraccio e buona giornata:-)
Eliminami piace veramente tanto questo blog... bravissimissima
RispondiEliminaMemole
incucinaconmemole.blogspot.it
Grazie Memole:-) sei carinissima.. un abbraccio
EliminaCiao Cinzia, che bello questo giretto che mi hai fatto fare per le vigne della valle. Li ho assaggiati i tuoi vini, davvero buoni, e questa ricetta è assolutamente da assaggiare. Un bacione alla prossima
RispondiEliminaGrazie Carla Emilia:-) un abbraccio
EliminaQuesta settimana mi ingrasserò qualche chilo. Tutte le ricette regionali sono troppo golose, questa poi supera tutte: proverò!!!
RispondiEliminaGrazie Sabrina!! Gentilissima:-) un abbraccio e fammi sapere:-)
Eliminache bella anche questa ricetta! o ricette! io le proverei tutte e due :D più glicine e meno, il sapore sarà ottimo comunque! mai provata, deve essere deliziosa! ciao cara!
RispondiEliminaGrazie a te Vicky:-) è squisita, provala:-) un abbraccio
EliminaInteressante la ricetta e la storia dei Walser un pò la conoscevo per via del Voralberg.. grazie ho preso nota e la farò glicine mi piace il colore.
RispondiEliminaBuona settimana
Grazie Edvige d'essere passata e credo la ricetta ti soddisferà:-) un abbraccio
EliminaStanca morta sono riuscita a passare, che giornata lunghissima oggi!!!
RispondiEliminala tua ricetta mi incuriosiva moltissimo per quanto riguarda il nome, non l'avevo mai sentito!!! invece i vini che hai nominato li conosco tutti!!! il torrette è uno dei nostri preferiti. Anche il muscat de chambave che è completamente diverso dal moscato della mia terra!!!
ho nostalgia della valle tesoro...occorre rimediare!!!
Ci credo che sei stanca:-) mi raccomando goditi la serata in pieno relax:-).. Scappa al Forte di Bard se il tempo è bello:-) un abbraccio e grazie d essere passata
Eliminamamma mia chissà che delizia questa coppa..io adoro il vin brulè e la crema..credo che uniti siano una vera delizia!!
RispondiEliminami piace molto questa inizativa del cibo regionale e mi piacerebbe partecipare ma non sono riuscita a capire come si fa...riusciresti a darmi qualche dritta?grazie mille..a presto
Eccomi Barbara!! Dunque io sono tra le ultime arrivate, praticamente ogni blog della rubrica pubblica una ricetta regionale, adesso la nostra rubrica è completa sai.. Ma se chiedi a Barbara di L Angolo cottura di Babi, ti dirà meglio visto che lei con Renata sono l hanno creata:-) un abbraccio
EliminaPremesso che adoro il vin brulè, questa crema non posso proprio farmela scappare! Color glicine è bellissima, ma anche l'altra versione "variegata" non è che sia da meno... mi sacrificherò a provarle entrambe! Grazie cara, una splendida ricetta!
RispondiEliminaGrazie Barbara!! provare e fammi sapere:-)
Eliminati dirò che il nome mi aveva incuriosita e non poco, non ho mai sentito nè assaggiato questa delizia e visto che il brulè mi piace molto di sicuro questa crema la preparerò per natale e capodanno. Grazie dell'idea, un abbraccio
RispondiEliminaGrazie a te Stefania!!! Penso anch'io che proporrò ancora questa crema nelle feste:-)... In fondo vin brule è un pò sinonimo di mercatini e di Natale:-).
Eliminama questa è una delizia da provare.... ha ragione Stefy per le feste natalizie mi sembra l'ideale! Grazie Cinzia!
RispondiEliminaCredo proprio di sì:-) sarà ottima per le feste:-) un abbraccio Elena:-)
EliminaBellissima e buonissima! Davvero golosa! Complimenti e un bacione :)
RispondiEliminaGrazie d essere passata Valentina:-) un abbraccio
EliminaCinzia, ti ringrazio per tutte le notizie , ma soprattutto per questa ricetta, il tuo "normale vin brulè" per me è un'assoluta noviutà, visto che non l'ho mai preparato in casa, quindi ti ringrazio doppiamente, primo per la ricetta del vin brulè e poi per questa che, color glicine, mi attira moltissimo!
RispondiEliminaciao loredana
Grazie a te Loredana:-) ti abbraccio forte e provalo, ti piacerà:-)
Eliminaun post bellissimo e interessante con tante belle notizie sulla tua regione e i suoi vini!
RispondiEliminae queste coppe di crema con vin brulè??? beh...altro che scelta...io mi delizierei con tutte e due le versioni! stupende le foto!
bacioni grandi e buona giornata
Grazie mille Dona;-) un abbraccio grande e buona giornata anche a te :-)
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